Bella Presenza è un progetto selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile.

Bella Presenza
Grazie al lavoro realizzato dalla cooperativa Dedalus in Campania, Oxfam e Progetto Arcobaleno in Toscana e l’associazione Labins in Piemonte, dal luglio 2018 è a fianco di migliaia di ragazzi, docenti e famiglie per il contrasto alla povertà educativa e all’abbandono scolastico con attività didattiche innovative e laboratoriali, di supporto allo studio, di accompagnamento alla genitorialità, di orientamento nei passaggi e nei momenti delicati della vita di un ragazzo o una ragazza.






I numeri
Con le sue diverse attività, realizzate da oltre 60 partner, in quattro anni di attuazione (2018-2022), Bella Presenza ha raggiunto nei territori (Napoli, Arezzo, Firenze, Torino, Cuneo, Racconigi) delle tre regioni coinvolte, più di 7.000 ragazzi e ragazze di cui oltre 1.000 con cittadinanza non italiana o con background migratorio, più di 700 con bisogni educativi speciali e disturbi specifici di apprendimento, quasi 600 appartenenti a famiglie in condizione di grave povertà. Hanno poi partecipato alle attività circa 2.000 nuclei familiari. I diversi interventi, realizzati in un forte intreccio tra tempo scuola ed extra scuola, sono stati co-programmati e realizzati in un lavoro coordinato e spesso congiunto tra dirigenti, insegnanti, educatori, operatori culturali e economici (circa 1.800).
Per quanto riguarda il partenariato e il suo rafforzamento, vi sono state collaborazioni diffuse con altri enti del terzo settore, scuole, istituzioni locali e servizi sociali territoriali. Il progetto è stato contraddistinto dalla co-programmazione e co-progettazione come metodo in grado di costruire, intorno alle azioni progettuali, un’alleanza educativa che ci ha consentito di non interrompere le attività anche quando gli effetti della pandemia hanno impattato in modo duro sulla scuola e sulle carriere scolastiche più fragili.
Il senso
Al centro dell’agire le due idee di fondo che caratterizzano Bella Presenza: la bellezza, riconosciuta come valore chiave per orientare l’agire educativo e pedagogico, che consente la scoperta di risorse anche nei contesti più fragili e la presenza intesa come consapevolezza e protagonismo dei giovani, sentimenti necessari a valorizzarne le competenze, i desideri e le aspirazioni.
Un progetto che ha attraversato la pandemia, ma che non si è mai fermato. Ha scavato nella relazione tra scuola e mondo del sociale e della cittadinanza attiva trovando spazi di co-progettazione e responsabilità condivisa. Ha messo al centro ragazzi e ragazze, accompagnandoli dentro le classi e fuori dal tempo scuola, alla scoperta di territori che si sono trasformati in vere comunità educanti.
Contrastare
la povertà educativa
L’idea di fondo è sempre stata quella di contrastare la povertà educativa costruendo legami e facendo emergere in tutti gli attori coinvolti la necessità di essere comunità, in un processo che produca cambiamento stabile. Quello che ha contraddistinto il progetto è stata la disponibilità a emozionarsi e la consapevolezza che la cura sia l’elemento chiave dell’agire educativo e il collante della partnership da trattare con delicatezza e attenzione. Un progetto che ha provato ad abbandonare i porti sicuri accettando il rischio di navigare in mare aperto, non limitandosi alla riduzione o al contenimento del danno proponendosi di intervenire sul contesto e sulle cause profonde che determinano disagio e povertà educativa.