Bella Presenza e Città della Scienza


In questi anni di progetto Citta della Scienza ha ospitato diverse classi coinvolte nel progetto Bella Presenza (link al powerpoint). Le classi, accompagnate dall’insegnante, vengono accolta da personale esperto di comunicazione scientifica, visitano il Museo Interattivo del Corpo Umano “Corporea”, poi il Planetario in 3D. Quest’ultimo è costituito da un sistema di proiezione digitale di ultimissima generazione in una grande cupola del diametro di circa 20 metri. La metodologia adottata è quella propria dei Science Centre, musei scientifici interattivi dove i ragazzi e le ragazze hanno l’opportunità di interagire con i fatti della scienza, attivando il gioco e l’esplorazione attiva con un forte coinvolgimento del piano percettivo ed emotivo.

L’apprendimento scaturisce dalla libera esplorazione degli oggetti messi in esposizione.  In base a questa metodologia l’apprendimento è non strutturato, è  guidato da chi apprende e centrato su chi apprende. Un altro aspetto molto importante per questa metodologia è l’aspetto collaborativo: l’apprendimento si basa anche sulla cooperazione dei ragazzi che devono interagire tra loro e collaborare per usare correttamente gli oggetti in esposizione.

“Ho trovato molto significativa la frase del ragazzo dell’Istituto Fermi – Gadda che, giunto in visita a Città della Scienza con la sua classe e i docenti , afferma che vorrebbe ritornare a Città della Scienza con la sua famiglia”.

Livia Capocasale, Città della Scienza

I ragazzi hanno assistito allo show del Planetario in 3D dal titolo “Robot Explorer”. Verso la fine del Ventesimo Secolo, abbiamo iniziato a lanciare sonde senza equipaggio verso i luoghi più remoti del Sistema Solare. Quello che le sonde hanno scoperto è sorprendente e in alcuni casi inaspettato. Ora, dopo che dozzine di sonde sono state impiegate, l’esplorazione continua. Nuove missioni spaziali stanno per partire e molte di queste robuste navicelle sono ancora operative, rilanciando la loro esperienza sulla Terra ogni giorno.

Sali sulla pedana, chiudi gli occhi per alcuni secondi. Riaprili e guardati nello specchio. Cosa è successo? La pedana è collegata ad una macchina elettrostatica che è in grado di caricare elettricamente un oggetto. Quando sali sulla pedana anche il tuo corpo viene caricato elettricamente. Le cariche elettriche preferiscono stare sulle punte, così molte di loro confluiscono sulle punte dei capelli. Essendo carichi dello stesso segno, i capelli non amano stare vicini gli uni agli altri e così cercano di allontanarsi il più possibile; ciò spiega la nuova pettinatura.

Come progettare e costruire un edificio sostenibile? I ragazzi rispondono a questa domanda facendo il percorso della mostra gioco. La mostra/gioco prende il nome di “7 passi nella sostenibilità” perché è un percorso di scoperta in sette tappe, scandito dall’incontro con exhibit interattivi che simulano il cantiere di una abitazione ecosostenibile in cui i ragazzi sono chiamati a costruire il proprio modello di casa sostenibile ed intelligente come dei veri e propri progettisti del futuro.