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“Ri-composizione” il progetto partecipativo dell’Artista Rosy Rox

L’obiettivo principale del modello Keller Architettura è sostenere, rigenerare e prevenire la dispersione sociale e scolastica degli adolescenti, tramite la costruzione, tra le tante cose, di botteghe scuola. Ciò garantisce l’introduzione di giovani ragazzi alle dinamiche del lavoro, ai principi dell’organizzazione aziendale, alle tecniche dell’artigianato di qualità, consentendo a questi ultimi l’accesso al mondo del lavoro grazie all’apprendimento di un mestiere altamente professionalizzante e favorendo, al contempo, la creazione di una nuova classe di artigiani attraverso le risorse del territorio.

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Il progetto partecipativo “Ri-composizione” dell’artista Rosy Rox, per Keller Architettura nell’ambito di Bella Presenza, diviene un’attività che permette ai docenti e agli alunni di entrare in diretto contatto con il processo di creazione/produzione artistica, preservando la produzione artigianale e sperimentando le modalità più innovative per la formazione di una nuova forza lavoro attraverso l’inclusione sociale e workshop di co-progettazione.

L’azione concreta del progetto parte dall’indagine sul rapporto tra artista e artigiano che si traduce, concretamente, nel rapporto scuola-lavoro. L’artista, attraverso la trasmissione del sapere della tecnica del prodotto, ha ideato un laboratorio che permette l’apprendimento da parte dei discenti attraverso la metodologia inclusiva cooperative learning e i modelli didattici mirati alla formazione di life skills, comprendendo tutte le fasi della progettazione: dall’ideazione, all’acquisizione di un metodo per giungere alla realizzazione. I ragazzi sono indirizzati nella scoperta delle vocazioni personali, degli interessi e della propria spendibilità lavorativa. Dunque, l’artista e l’artigiano sono complementari per il processo di formazione del prodotto.

La didattica laboratoriale privilegia l’apprendimento esperienziale per favorire l’operatività e allo stesso tempo il dialogo, la riflessione su quello che si fa, favorendo così le opportunità per gli studenti di costruire attivamente il proprio sapere. Inoltre, l’apprendimento collaborativo ed i piccoli gruppi di lavoro, attivano negli studenti la ricerca collettiva di risultati e la collaborazione facendo in modo che l’alunno non acquisisca solo conoscenze, ma soprattutto abilità e competenze da spendere successivamente sul mercato. Obiettivo è affiancare al sapere, inteso come apprendimento intellettuale, il saper fare, inteso come apprendimento pratico, attraverso un più stretto rapporto tra scuola, artista e territorio. Il prodotto finale delle attività laboratoriali è esso stesso frutto del lavoro dei ragazzi, dell’apprendimento acquisito e spendibile sul mercato. Infatti, i ragazzi producono un “oggetto-campione” che l’artista utilizzerà potenzialmente per una sua futura opera, oltre ad apprendere un metodo pratico che permetterà loro di realizzare in futuro e in piena autonomia un piccolo oggetto di design. Dunque, questo metodo teorico e pratico aiuta i ragazzi ad autodeterminarsi e acquisire un sapere spendibile nel mercato in duplice modalità: diventando essi stessi protagonisti dell’attività imprenditoriale ed inserendosi in una filiera che dia adito alla propria vocazione artistica e artigianale.

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