Frammenti

Cos’è la bellezza?

Abbiamo parlato di come è cambiata la vita negli ultimi due anni, e ascoltando i ragazzi e le ragazze delle redazione sono emerse percezioni molto diverse del vivere il lockdown: la cura, il tempo trascorso insieme, la comodità. Il tratto comune è stato sicuramente rappresentato dal fatto che per tutte e tutti è stato un momento di straordinarietà di vita nel bene e nel male.


Cose che mi hanno fatto stare bene

“Il lockdown per me è stato molto brutto perchè vivo in una casa molto piccola al piano terra, dove non prendeva internet se non posizionandosi sotto alla finestra. Mia madre lavorava tutto il tempo presso una famiglia come badante giorno e notte, e potevamo sentirla solo al telefono. Ho vissuto con mia sorella maggiore che andava a fare la spesa e sbrigare commissioni. Non avendo internet noi due parlavamo, parlavamo tanto… e ora dipendiamo l’una dall’altra. Ho capito che voler bene a qualcuno vuol dire prendersene cura, esattamente come io ho fatto con mia sorella e lei con me”.

Nicole

Thomas racconta della sorella, nata cinque anni fa.

“Io ero in Bangladesh dove il lockdown non è stato molto duro. Sarei dovuto tornare dopo poco ma invece sono rimasto lì molti mesi. Vivevo in una casa molto grande, e potevo frequentare i miei familiari e i parenti che vivono lì. Inoltre, per via del fuso orario, la scuola in DAD cadeva di pomeriggio il che era comodissimo per me!”

Rahib

“La famiglia e lo stare in mezzo alla natura sono stati fondamentali e abbiamo riscoperto molte semplici cose da condividere con chi ci sta vicino, come cucinare, cantare. Siamo stati fortunati rispetto a tanti altri ragazzi, perché abbiamo potuto affrontare il periodo di lockdown in case grandi e in campagna, riuscendo a godere dei lati positivi di questa chiusura forzata”.

Matilde e Michele

Le risposte dei ragazzi e delle ragazze del progetto Bella Presenza sulla piattaforma MICRO curata dal Circolo dei lettori


Cosa che mi mancavano

“Mi sono mancati tanto i compagni di scuola e gli amici”.

Nicole

“Ero spaventato dalla chiusura dei negozi e che ci fosse poco cibo. Sono rimasto un giorno intero senza mangiare. Sono figlio unico e a casa ero da solo. Mi mancavano le ragazze della scuola”

Mattia

“Mi è mancata dopo un po’ la scuola, soprattutto gli amici di scuola”.

Rahib

“Durante il lockdown ci siamo sentiti come in bilico su una corda, incerti e scontenti allo stesso tempo, con il timore di essere esclusi, ma abbiamo anche potuto ritrovare pace e tranquillità, rivedendo le nostre fitte routine giornaliere.”

Matilde e Michele

Cosa è la bellezza per te? Qual è stato il momento più bello della tua vita?


Cose che ho imparato in questi mesi

“Ho imparato a lavare e lavare tanto, tutti gli angolini con la candeggina, e a disegnare e ad apprezzare di essere ancora viva”.

Nicole

“Ho imparato a cucinare un sacco di piatti italiani. Penso che abbiamo imparato ad apprezzare le cose semplici, anche se è stato un periodo terrorifico. E’ importante parlare di queste cose, le persone ti conoscono meglio e capiscono da dove vieni e chi sei. A volte le persone sanno qualcosa di te e delle tue origini che anche tu ignori”.

Mattia

“Ho imparato ad usare molti software e a fare il video editing”

Rahib

Intervista a Gabriele Vacis 

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